
Io sono puro amore – Secessione III (2017–2025)
Io sono puro amore prende avvio nel 2017, con la performance che ho presentato a Ginevra presso la Maison de la Jonction. In quell’occasione ho incontrato 250 donne, donando loro fotografie di fiori come innesco per un dialogo sulla violenza. Non si trattava di un gesto celebrativo, ma di un dispositivo relazionale: l’immagine come medium di scambio, luogo di memoria e condivisione.
Il progetto nasce come riflessione sul “dopo”, su ciò che accade alla vita delle sopravvissute oltre il trauma. A differenza di molte narrazioni visive che insistono sui cliché del sangue e della ferita, Io sono puro amore lavora attraverso il simbolo. Oggetti quotidiani, dettagli anatomici, frammenti rituali e linguaggi della cosmesi vengono ricontestualizzati per mostrare la ricostruzione, le contraddizioni, le pressioni sociali e culturali che agiscono sui corpi femminili.

I dittici del 2025 rappresentano l’ultima fase di un percorso stratificato, che non si chiude mai in una forma definitiva. Ogni immagine è parte di un archivio liquido – per dirla con Bauman – che cresce con me, con il mio pensiero e con le tecnologie con cui lavoro. In questo continuo mutare, il progetto diventa generativo: produce nuovi sensi, nuove possibilità, nuove letture.
Opere come Petting, Rossetto rimpolpante con acido ialuronico, Sopravvissuta e Palette livido disvelano l’assurdità dei linguaggi mediatici e pubblicitari applicati ai corpi. Qui la ricostruzione si intreccia con la critica alla mercificazione femminile, alla lotta ossessiva contro l’invecchiamento, all’imposizione di standard estetici ed emotivi inaccessibili.
Io sono puro amore – Secessione III non offre un’immagine pacificata né un monumento al dolore. È un atto critico che chiede un ripensamento radicale: guardare alle sopravvissute non come vittime, ma come soggetti generativi, capaci di trasformare il trauma in consapevolezza, di generare futuro, senso e comunità. Non la pietà, ma la coscienza; non la perfezione, ma la forza di una vita che continua, si reinventa e diventa preziosa proprio nella sua capacità di resistere.
Ho iniziato a scattare nel 2016 ma il progetto ha preso forma solo nel 2017.
Ho lavorato due anni per rielaborare immagini e assemblare i dittici.
Il primo lavoro definitivo fu del Febbraio 2020.
Poi una rielaborazione nel 2022.
Poi nel 2025, dove ho ampliato il concetto di Sopravvissuta e l'assurdità di certe costrinzioni femminili sull'estetica e sul corpo.
Come la tecnica dell'immaginazione attiva di Jung, anche questo lavoro potrebbe essere in futuro suscettibile di nuove modifiche, aggiunte, cancellazioni.
In fondo le immagini della performance a Ginevra.
black
io sono puro amore 2018 2025

io sono puro amore 2018 2023

black
red

hands

faces

rebirth
my pain my revolution
Sotto troverete le immagini per la pagina Social e per la campagna che girò nel 2018, alcuni video estratti dal vjset di Ginevra e il materiale distribuito durante la performance per la città di Ginevra nei giorni successivi all'evento alla Maison.







Art Take Soho 2018
See.me Collective
Dal 2007 paertecipo agli eventi del gruppo artistico SEE.ME di New York
nel 2018 sono rientrata nell'esposizione di Soho con queste immagini.





Questa immagine è stata utilizzata dal Magazine Londinese
NNC Gallery London
come copertina nel Febbraio 2018


ALL'INTERNO DELLA RIVISTA SONO STATE
DEDICATE DUE PAGINE
AL PROGETTO.
A Ginevra nel 2017 ho realizzato una performance di 3 giorni dove ho consegnato 200 fotografie della mia serie Flowers and Poetry a 200 persone. A GIFT FOR YOU.
L'evento ginevrino si svolgeva con l'esposizione delle fotografie, una sessione di Vjset e la presentazione del progetto Io sono puro amore.
Stiamo lavorando al materiale realizzato in quei giorni per pubblicarlo sul sito ma è in parte già pubblicato su Instagram e visibile sugli hashtag:
#iosonopuroamore
#agiftforyou
#noisocial4women










































