In Tempo
+ Carlotta Bevacqua
Fotografia Digitale
In questo progetto fotografico propongo scorci del centro storico della città di Grosseto e luoghi naturali intorno ad essa, attraverso il filtro "light painting -" dipinto di luce" con lo scopo di creare un ambiente distorsivo.
Questo effetto, grazie al quale posso sovrapporre molteplici piani fotografici, è per me il più rispondente a rappresentare ciò che è sfuocato, poco visibile, evanescente, in contrapposizione alla messa a fuoco che rende i soggetti e gli oggetti assolutamente definiti. La messa a fuoco, intesa qui come stato mentale di lucidità, è impermanente rispetto all'essere inconsapevoli, situazione continuativa nella vita di ogni persona. Ci scordiamo di vivere nella foschia, nel disagio di ciò che, confuso, si ripete uguale a se stesso e altrettanto facciamo con i pochi e fugaci attimi di lucidità, rare pause che scandiscono l'esistenza. L'inquietudine del contatto con la realtà forse ci risveglia, ma sfuma presto nell'umore suscitato dalla lenta placidità del procedere del mondo.
Le immagini sono realizzate tra il giugno e il settembre del 2022 con camera Leica summilux integrata nel telefono cellulare e seguono questo andamento: dalla città solitaria e cupa alle prime luci dell'alba fino gli assolti orizzonti nella canicola estiva. Inizialmente dobbiamo sforzarci per riconoscere i luoghi, come il Corso Carducci, i portici di Piazza Dante, le Mura medicee, la Diaccia Botrona, poi le identità degli ambienti si confondono, come quando un ospite osserva le foto di famiglia nella casa di altre persone, attratto dall'intuire qualcosa che poco dopo perde.
Il progetto vuole testimoniare che tendere alla lucidità è uno sforzo, un momento transitorio in cui disponiamo di tutte le nostre risorse. In termini individuali riguarda se stessi e le proprie relazioni intime, in termini collettivi, riguarda la propria comunità e le relazioni d'interdipendenza allargata. Prima di poter iniziare a muovere passi sulla strada di qualunque cambiamento futuro sia di se stessi sia del proprio territorio, in questo caso la città di Grosseto e la Maremma, dobbiamo fare uno sforzo per rendere visibile proprio ciò che è camaleontico, pena il ripetersi inesorabile uguale a se stessi.
In Tempo
Sono Carlotta Bevacqua, fiorentina di nascita, maremmana di adozione. Mi sono trasferita a Grosseto
poco più di sei anni fa e ho costruito qui nuove radici, quasi come, serpente, avessi fatto un cambio di
muta. Mi appassionano i lavori di conoscenza e crescita personali e studio per realizzarmi nella
professione di cura; nel mondo della salute e dell’aiuto lavoro come educatrice professionale. Da sempre apprezzo la
fotografia e chi fotografa, ma non se sono io a farlo né se sono ritratta. A maggio 2022 ho frequentato il
laboratorio di Vanessa Rusci "Maremma contemporanea" e per la prima volta esporrò un piccolo progetto
in occasione della manifestazione “Città visibile”.