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Animare la pittura antica: ricerca e sperimentazione per Le Clarisse

Animating Ancient Painting: Research and Experimentation for Le Clarisse

Questo progetto nasce dalla volontà di esplorare le possibilità dell’animazione generativa, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale,  applicata al patrimonio storico-artistico. In collaborazione con il Polo culturale Le Clarisse di Grosseto, su idea di Mauro Papa, che ha supervisionato tutte le fasi, ho realizzato una serie di brevi animazioni basate su dipinti della Collezione Gianfranco Luzzetti, visibili nel museo attraverso QR code installati accanto alle opere originali.

Il lavoro ha richiesto una fase di studio approfondito: ogni animazione nasce da un’analisi iconografica e compositiva dell’opera, seguita dalla scrittura di prompt specifici, pensati per restare quanto più possibile fedeli allo spirito, alla struttura e al significato teologico o narrativo del dipinto.
L’obiettivo non è stato quello di “modernizzare” le immagini, ma di attivare ciò che nella pittura è già narrativo e dinamico, restando entro i limiti posti dalla materia originale e dalle tecnologie disponibili. L’intento è anche quello di incuriosire un pubblico più giovane, comunicando l’arte e i luoghi di cultura in una forma attuale, senza snaturarli.

 

Problemi tecnici

ed etici

Lavorare con opere storiche mediante strumenti di generazione AI pone questioni complesse. Le piattaforme utilizzate (spesso opache nei loro processi interni) presentano limiti strutturali che rendono difficile il controllo pieno dell’immagine. Un ostacolo evidente è stato l’impossibilità di animare fedelmente il corpo del Bambin Gesù nudo, a causa di filtri automatici che, pur pensati per evitare contenuti impropri, non distinguono il contesto sacro da quello inappropriato.

Altri problemi ricorrenti riguardano la rappresentazione delle mani, spesso incoerente o deformata, l’instabilità delle fisionomie nei personaggi secondari, e l’apparizione di elementi "allucinati" non presenti nell’opera originale. Una parte significativa del lavoro è quindi consistita nel trovare strategie di compensazione, che mantenessero coerenza visiva e rispetto iconografico, all'interno dei vincoli tecnici.

Un percorso aperto

Questo progetto non intende proporre versioni animate “definitive” delle opere, ma aprire uno spazio di ricerca tra conservazione, interpretazione e sperimentazione tecnologica. Il museo si configura così come un luogo in cui il digitale non sostituisce, ma affianca la visione diretta, suggerendo nuove forme di lettura che non invadono il significato originario dell’opera.

In queste pagine troverete le animazioni, le immagini delle opere originali e un approfondimento dedicato ai prompt utilizzati. Ho inoltre inserito una sezione separata dedicata agli errori e agli scarti, perché anche questi fanno parte della ricerca.

This project was born out of a desire to explore the potential of generative animation, using artificial intelligence algorithms, applied to the field of historical and artistic heritage. In collaboration with the Polo Culturale Le Clarisse in Grosseto, and based on an idea by Mauro Papa, who supervised every phase of the process, I created a series of short animations based on paintings from the Gianfranco Luzzetti Collection, now viewable in the museum via QR codes placed next to the original artworks.

The project required an in-depth research phase: each animation was developed from a visual and iconographic analysis of the painting, followed by the careful writing of specific prompts designed to remain as faithful as possible to the original spirit, structure, and theological or narrative meaning of the work.
The goal was not to “modernize” the images, but rather to activate what is already narrative and dynamic within the painting itself, working within the boundaries set by both the original medium and the current technological tools.
Another objective was to spark curiosity in a younger audience, offering a more contemporary form of engagement with art and cultural spaces without distorting their essence.

Technical and Ethical Challenges

Working with historical artworks through AI-based generative tools raises several complex issues. The platforms available (often opaque in their internal logic) present structural limitations that make full control over the image difficult. A significant obstacle was the inability to faithfully animate the nude body of the infant Jesus, due to automated filters that, while intended to block inappropriate content, fail to distinguish between sacred and profane contexts.

Other recurring issues included the inaccurate rendering of hands, facial instability in secondary characters, and the appearance of “hallucinated” elements not present in the original painting.
A significant part of the work therefore consisted in developing compensatory strategies to maintain visual coherence and iconographic respect within the limits of the technology.

An Ongoing Exploration

This project does not aim to offer a definitive "animated version" of the works, but to open a space of inquiry between conservation, interpretation, and technological experimentation. The museum becomes a place where the digital does not replace the physical, but accompanies and enhances the direct viewing experience, suggesting new layers of meaning without overriding the original intent of the work.

On these pages, you will find the animations, images of the original paintings, and insights into the prompts used for each piece. I have also included a dedicated section for errors and discarded results, as these, too, are an essential part of the research process.

Le animazioni con AI

Questa sezione raccoglie le animazioni generate attraverso l’uso di intelligenza artificiale, a partire da opere selezionate della Collezione Luzzetti.
Ogni animazione nasce da un lavoro di analisi visiva, studio iconografico e scrittura di prompt accurati, con l’obiettivo di rispettare lo stile, la composizione e il significato originale del dipinto.

Le animazioni non intendono sostituire l’opera, ma offrire una possibilità di lettura dinamica che stimoli la curiosità e apra nuovi percorsi interpretativi, soprattutto per il pubblico più giovane.

AI-Generated Animations

This section gathers the animations created using artificial intelligence, based on selected works from the Luzzetti Collection.
Each animation is the result of visual analysis, iconographic research, and carefully written prompts, with the goal of preserving the style, composition, and original meaning of each artwork.

The animations are not meant to replace the originals, but rather to offer a dynamic perspective that invites curiosity and opens new interpretive paths—especially for younger audiences.

Errori e allucinazioni

Nel corso della lavorazione, l’uso di piattaforme generative ha prodotto numerosi risultati imprevisti: distorsioni, anatomie errate, elementi aggiunti o incoerenti rispetto all’opera originale.

Questa sezione raccoglie alcuni di questi “scarti visivi”, non per ironia, ma per documentare i limiti attuali della tecnologia e rendere trasparente il processo.
Gli errori aiutano a comprendere meglio il rapporto tra immagine storica e intelligenza artificiale, e costituiscono parte integrante di questa ricerca.

Qui trovi alcune delle animazioni con errori e con allucinazioni.

Errors and Hallucinations

During the process, the use of generative platforms produced a number of unexpected results: distortions, incorrect anatomies, or added elements that do not belong to the original artworks.

This section presents some of these visual “by-products”, not as curiosities, but as documentation of the current limitations of the technology and as a way to keep the process transparent.
Mistakes help us better understand the complex relationship between historical imagery and artificial intelligence, and they are an integral part of this research.

To view all animations and learn more about the project, click here

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